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Panofsky, Erwin.

Studioso e critico d'arte tedesco. Compì gli studi alle facoltà di Lettere e filosofia di Berlino, Monaco e Friburgo (Baden), dove si laureò nel 1914. Docente di Storia dell'arte all'università di Amburgo dal 1926, tra il 1931 e il 1935 tenne dei corsi nelle università statunitensi di New York e di Princeton e, quando in Germania si affermò il Nazismo, non tornò in patria per sfuggire alle persecuzioni razziali. Stabilitosi definitivamente negli Stati Uniti, insegnò dal 1935 all'Institute for advanced study di Princeton. La sua formazione filosofica e l'influsso esercitato su di lui dall'amicizia con Cassirer lo indussero a esaminare la storia dell'arte dal punto di vista metodologico e teorico. A lui si deve il concetto di "volere artistico" come struttura "trascendentale" che sta alla base della creazione d'arte, dal quale deriva come conseguenza il fatto che la ricerca dello storico dell'arte deve analizzare e interpretare l'intero contesto culturale nel quale ogni opera si inserisce. Tra i suoi scritti ricordiamo: La scultura tedesca dall'XI al XIII secolo (1924), Idea: contributo alla storia dell'estetica (1924), La prospettiva come forma simbolica (1924). Di grande rilevanza sono, inoltre, alcuni studi monografici sul periodo rinascimentale, dedicati a Dürer, a Leonardo da Vinci e all'arte fiamminga (Hannover 1892 - Princeton 1968).